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Vaticinia, seu, Praedictiones illustrium virorum, 1600

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lino Regifelmo, [?] in a[?]ai dimoftra curiofamente, come verificate fieno, [?] adempiute. Vero e, che dall' Auttore cofi fattamente ofcure, [?] piene di difficolta, fiveggion fcritte, che in piu di una di loro, ci fi recerca, acutezza di foperchio, [?] fottigliezza d' ingegno non volgare. Pero auuertiranno i Lettori, d' effer molto riguardati a condannarle; pofcia che, quantunque eglino ftesfi no ne cauino il fenfo, o da altri fottil ingenhi, per ancora non fieno bene intefe; poffono nondimeno effer vere. Et chi non sa, che piu fono le cofe, che non fi fanno, che le apparate, [?] conofciute? Hanno gli fcrittori, trattando le cofe d' auenire, ftudio famente vfato il dire, [?] i modi ofcuri, non con uenendofi di tali fegreti ragionare manifestamente, per non auuilirli, e di foperchio porli, nella bocca de gli huomini plebei, potendo quinci trarfene molti inconuenienti. Et non folamete in quei, che fcritto hanno, delle cofe mondane, quefta mira fi truoua; ma etiandio, ne i trattatori delle cofe notabili. hora comunque fia, quando queste predittioni a qualche gusto troppo delicato, non aggradifchin forfe, lafcile stare; poiche non e sforzato alcuno di preftarle fede, o riprouarle, ne fi publicano, come che vbligato chiunque fia di crederle pervere, o di maniera talmente riuelate, che contradir loro non fi po[?]a. Mentre anco fi vedra dall' Auttore accennarfi qualche opera men degna d' alcun Papa, non piglierano occafione di lacerare quella dignita facrofanta, li maleuoli; perche forfe in quanto s'e; o la vifione non fu dal cielo, o che ad altri fi referiranno quelle parole, [?] haurano luogo fotto quel Ponteficato. Non dico que sti errori, effere in grado tale, che fuori d'vna femplice, o mediocre fragilita non mostrano, con la quale deuonftifcufare, fe dal diritto alle volte trauiar fi fcorgono; perhe, come noi ancora circondati viuono da questa foma carnale, che tirandone al baffo, di continuo lo fpirito contrasta. A queste cofe auuertendo i linguazzuti, raffreneranno l' amarezza delle lingue loro, [?] del buon volere di quefti volentieri appagheranfi. FVTV-
 
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